di Ferdinando Carcavallo
Non sono certamente un fan del regista Alex Infascelli. Non mi è piaciuto Almost Blue e considero Il siero della vanità un' opera alquanto imbarazzante per la sua superficialità. Devo ammettere, pero', di aspettare con curiosità di vedere H2Odio, film che se anche già dal titolo si presenta banale (io al liceo avevo coniato VH2O come formula del latte) ha comunque l'attrattiva di essere il primo lungometraggio italiano ad essere distribuito direttamente in DVD e per lo più nelle edicole (allegato a La Repubblica e L'Espresso). L'operazione, che già negli USA è un dato di fatto, mi sembra interessante per gli sviluppi che potrà avere come forma di distribuzione alternativa, anche se nello specifico non possamo parlare ancora di distribuzione indipendente (L'Espresso non è L'Internazionale). Certo il pilota di questa operazione non poteva essere Tornatore o Salvatores, ma bisogna riconoscere al gruppo editoriale il merito di aver rischiato comunque un pochino puntando su un regista giovane (non tra i migliori) e su un genere (il fantasy-horror) che in Italia sta prendendo piede soprattutto nelle produzioni indipendenti (Il mistero di Lovecraft). Rotto il ghiaccio con Infascelli ci auguriamo di vedere in futuro delle proposte in DVD di film di qualità che non sono riusciti ad arrivare al grande pubblico e non solo ri-proposte di filmoni che nelle sale hanno già incassato milioni.
Apprendiamo da L'Espresso che dopo la distribuzione in DVD il film di Infascelli sarà disponibile sui videofonini, PSP e VideoPod. Tutto ciò ci intristisce un po', in quanto già la visione televisiva di un film non può essere considerato cinema, figuriamoci poi sui 2.2 pollici e cuffiette.