Gli ospiti d’oltreoceano si sono raccontati davanti a una sala gremita di spettatori, dopo la proiezione in anteprima nazionale di un estratto del loro ultimo film presentato a Cannes, No Country for Old Men, tratto dal romanzo omonimo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy.
I registi hanno dichiarato di non aver mai parlato con lo scrittore a proposito dell’adattamento cinematografico del suo romanzo: “Abbiamo incontrato McCarthy prima e durante la lavorazione del film, ma non ci interessava parlargli del nostro film, e abbiamo dato per scontato che non interessasse nemmeno a lui”.
I Coen hanno parlato anche dei loro prossimi progetti: “Il primo film sarà una commedia ambientata a Washington con un cast di attori famosi - Frances McDormand, Brad Pitt, John Malkovich, George Clooney. Il secondo progetto invece è un film su una comunità ebraica, ambientato nel MidWest, i primi 10 minuti saranno parlati esclusivamente in yiddish, e ingaggeremo attori non famosi.”
Riguardo al rapporto con i generi cinematografici, è Joel a rispondere: “Non classifichiamo i nostri film in base ai generi, quando iniziamo a scrivere una sceneggiatura ci domandiamo, genericamente, che tipo di film abbiamo in mente di fare. Pensandoci ora, quello che probabilmente ci ha attirato del romanzo No Country for Old Man, è proprio il suo declinare il genere noir in modo insolito.”
Frances Mc Dormand ha raccontato invece di come è lavorare con il marito e il cognato: “Adoro lavorare con loro, possiamo utilizzare un linguaggio domestico, e poi è uno dei modi migliori in cui Joel flirta con me. E sono sicura che non lo fa con nessun’altra”.
Frances ha aggiunto anche: “Non hanno mai chiesto la mia opinione su una sceneggiatura, ma anche in caso contrario non saprei cosa dire. Io faccio il mio lavoro, e loro sanno molto bene come interpreterò qualsiasi personaggio che mi affidano.”
I Coen hanno inotre confermato di essere anche i montatori dei propri film (sotto lo pseudonimo di Roderick Jaynes). Ethan ha confessato infatti: “Non utilizziamo i nostri nomi perché già compaiono molto nei credits e attribuirci anche il montaggio ci sembra di cattivo gusto.” E Joel aggiunge: “Solo da tre anni abbiamo smesso di montare con la moviola, non troviamo più persone in grado di farlo. L’unico che monta ancora in questo modo è Ken Loach, ma ha assistenti ultraottantenni”.
La McDormand ha raccontato anche di come è stato ricevere un premio Oscar: “Quello che conta è il lavoro. L’Oscar è una statuina molto carina che ho messo fra due vasi di ceramica… La festa poi non è particolarmente bella, e la cerimonia non rende affatto in tv.” Ethan però adora guardarla, aggiunge Joel. L’attrice sarà impegnata prossimamente in un commedia a Broadway, di cui è prevista anche una trasposizione cinematografica.
Riguardo invece all’idea di girare un film a Napoli, i Coen hanno ammesso di non riuscire a pensare a storie che non siano prettamente americane, ma la McDormand ha aggiunto: “Se qualcuno mi ingaggia sono disposta a interpretare una muta in un film ambientato a Napoli”.
E a tal proposito i Coen hanno ricordato anche un loro incontro con Mastroianni: “Lo abbiamo conosciuto dieci anni fa, e ci chiese se potevamo prenderlo per un nostro film, gli sarebbe piaciuto interpretare la parte del vecchio italiano”.
20 giugno 2007
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2 commenti:
Porca la mia ignoranza; ho saputo del Napoli film festival solo ora che è finito. Speriamo che almeno il Diff sarà una bella esperienza.
nGel
Su questo DIFF regna un mistero da concilio templare. Non sono ancora riuscito a capire chi ci sarà...
Ciao
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